Macro Recensione Unica

Graziella Tonfoni

 

Filiere di problemi, che si risolvono, rima per rima, dissolvendosi in fantasie di affabulazione.
Astratte linee legate da fili sottili, avvolte strofe, avviluppate trame di trina, in nodi leggeri,  nessi impercettibili.

 

Comporre narrativa complessa, intraducibile, oggi, può significare, semplicemente,
trasportare un titolo, tramandandone il senso estratto, scrivere saggistica concisa, essenziale.

Distribuendo riassunti, in tempi, pause, spazi di versi.

 

Graziella Tonfoni, a seguito di una sua potente intuizione, precoce, già ai tempi antichi della maturità classica, successivamente svelata e sviluppata nella fase pre-laurea, risultava, in giovanissima età, candidabile per un riconoscimento di effettivo spessore, in un settore ai tempi non ancora esistente: la Fisica del Linguaggio Naturale. Nel suo perdurante ruolo di ricercatrice universitaria, ampliando progressivamente le sue competenze, nella linguistica al servizio di una rigorosa interdisciplinarietà, ha risolto numerosi problemi complessi, in aree del sapere diverse, come risulta documentato nella sua intensa e dislocata attività didattica, nelle sue innumerevoli pubblicazioni. Attualmente applica il ragionamento complesso, analogico, convesso, concavo, al settore delle Scienze Economiche, esprimendosi in modalità tecnica e specialistica, divulgativa e saggistica, poetica e narrativa, con una prosa allegorica, pertinente, rilevante quindi anche per il settore delle Scienze Letterarie.

 

 

 

In occasione dell'annuale Giornata Mondiale Unesco della Poesia, 21 marzo 2019 e, successivamente, dell'annuale Giornata Mondiale del Libro, 23 aprile 2019, la Libera Università delle Donne (LUD) di Milano, ha pubblicato, nella Rubrica Libri in forma di preambolo e commento a due libri pubblicati nel 2018, due brevi articoli, che intendono rilanciare e celebrare, rispettivamente le presenze femminili nell'editoria e nella matematica.

Si tratta di una effettiva espansione dei due libretti di Tonfoni G. 2018, intitolati, Una autrice post- accademica e Notiziabilità, che risultano, se paragonati alla vasta e approfondita produzione precedente della stessa autrice, brevi, estremamente concisi.

Ridefinibili entrambi nei termini di sequenze frastiche in movimento, con capitoli a contenuto garantito, risultano non essere più in perdita di spessore significativo, se reinvestiti in titoli altrui.

Entrambi già abbondantemente sfoltiti di numerosi paragrafi, presentano ben numerate, frasi decurtate, prive dei rispettivi capoversi.

L'autrice non omette di precisare che la edizione 2018 di Una autrice post-accademica è una antologia, derivata dalla selezione effettuata dalla medesima, nel suo ruolo di narratrice scientifica, che estrae paragrafi, da una più ampia serie di suoi articoli, apparsi in forma di capitoli, da lei scritti e tempestivamente pubblicati negli anni 2016-2017, in Leggere: tutti online, ove restano disponibili alla lettura integrale, semplicemente digitando il suo nome e cognome, nel sito della rivista stessa.

L'autrice non tralascia di citare le ampie annotazioni complementari, che corredano Notiziabilità, collocate in spazi temporanei online, resi provvisoriamente disponibili dalla Società Dante  Alighieri. Seppur rimaste in formato provvisorio, rispettano i canoni di quella leggibilità sostenibile e della relativa manovrabilità lessicale, che ogni sua metafora, e tessuto di allegorica prosa, comportano e richiedono.

Il numero delle pagine solide, stratificate, è ridotto all'essenziale, ma certe spaziature sospese, rimangono, per indicare le deduzioni dei lettori, le estrapolazioni effettuate, le arbitrarie elucubrazioni circolate in rassegne, sui di lei esondanti, criptici epistolari, fino a quando una nuova edizione critica, che recherebbe il titolo complessivo di Anno 2018, non riconduca, tanti capitoletti sparsi, ad una riproposta editoriale unica, compattazione circolare, elegantemente riformattata in volume solido e definitivo.

Il ruolo delle due recensioni è quello di stabilizzare definitivamente la versione attuale, non tacendo il fatto che ci sono state già e che sono evidenti a tutti le imponenti decurtazioni effettuate, le frasi estrapolate, periodicamente trasferite in racconti altrui. Una macro recensione unica pare indispensabile, per completare il quadro analogico, il riferimento metaforico costante, nell'ambito del quale la narratrice economista tuttora si muove.

Alcuni stralci, che risultavano omessi, sono stati riassunti. Il contenuto fluido, a potenziale crescita interrotta, è reso noto nelle quote tardive, somme decifrabili, cifre residue, che emergono da indici virtuali, appendici eventuali.

Le due recensioni pubblicate a latere acquisiscono il valore stabile di veri e propri indicatori del tanto di più, che potrebbe aumentare, al momento solidificatosi, in quotazione media, già ampiamente ridotta, privata del suo intero spessore significativo originale, con indice originario, mai di senso scontato.

Si potrebbe prefigurare una effettiva crescita di interessamento, lento, progressivo, da parte di nuovi e diversi gruppi di lettura, raggruppamenti di assidue lettrici, che si impegnino a fondo, non solo sfogliando con curiosità, ma consultandosi fra loro, per investire energie editoriali, didattiche, didascaliche, per sostenere le tematiche proposte dalla assidua compositrice di allitterante prosa.

Concretamente prefigurando loro nuovi scenari critici, intesi premiare, finalmente, in modo adeguato, tanta ricerca esatta, poeticamente espressa, che conduce ad altrettante teorie precise, documentate premesse, postfazioni narrativamente esplicitate.

Ma il tanto di più, dall'autrice veicolato in pagine a valore aggiunto, si concretizza anche parallelamente, nell'inedito epistolario 2018, che coinvolge un numero di direttori e direttrici, addetti culturali di variegati Istituti Italiani di Cultura.

Sono aggiornamenti bibliografici, rivolti a coloro che si rivelano interessati e favorevoli alle tesi illustrate, di una scienziata anomala, che, mediante un algoritmo, dimostra come l'immagine non positiva proiettata letterariamente, da una certa narrativa autoctona, attuale, di planetario successo, abbia di fatto pregiudicato la crescita economica del Paese Italia.

Nella direzione di un riequilibrio della percezione nazionale e internazionale, procedono quindi i saggi intitolabili Anno 2018, mai privi di ulteriori algoritmi, da cui derivare consigli pratici per risalire in quota, raggiungendo le vette astruse, dell'alta credibilità.

Si rileva come la eventualità di fare rientrare, gradualmente, i profughi poetici e i rifugiati di prosa in zone limitrofe, rispetto a quelle da cui si sono allontanati, sia l' unica soluzione plausibile, per evitare quel depauperamento antropologico, che si materializza nella cosiddetta accoglienza multietnica, che avrebbe conseguenze del tutto imprevedibili, nell'immaginario collettivo dei fantasiosi assistenti e nella immaginazione stupita, attonita, stupefatta dei corrispettivi assistiti.

Termineranno, contemporaneamente, così, conflitti teorici, artificiosamente creati, esternazioni bellicose artificiali, accapigliamenti accademici, destinati a rendere il virtuale e il reale espressioni omologabili, in futili guerre fra paragrafi, smembramenti di avverbi, con chiose inenarrabili, in indici suscettibili di costanti mutazioni, per inediti capitoli a dimensione surreale, iperbolica, grottesca, paradossale.

Possa questa macro recensione unica trasformarsi in poesia interdisciplinare.

 

15-04-2019